Ricetta - Arancine al Burro e Prosciutto
Carne
Gratuite
Ricette Tradizionali

Ricetta - Arancine al Burro e Prosciutto

Introduzione alla ricetta

Le arancine al burro sono, insieme a quelle al ragù e agli spinaci, tra le più caratteristiche della tradizione siciliana.

Queste arancine, quasi sempre di forma ovale, hanno una base di mozzarella e besciamella che viene spesso arricchita con il prosciutto, ma ne esistono molte varianti, come quella con i funghi o con il salmone. Avendo una base neutra, le arancine al burro si possono quindi personalizzare a piacimento, dando spazio alla propria fantasia!

Tradizionale

Facile

160 grammi

Carne

Ingredienti per circa 12 arancine da 160 grammi

Per il riso:

  • 500 gr di riso (noi, di solito, usiamo 250 gr della varietà Roma e 250 gr di Originario)
  • 1,1 litro di brodo vegetale
  • 2 bustine di zafferano
  • 10 gr di sale
  • 60-100 gr di burro

Per la finitura:

  • 100 gr di farina
  • 180 ml di acqua
  • 2 uova 
  • pangrattato

Per la besciamella:

  • 400 ml di latte
  • 40 gr di burro
  • 40 gr di farina
  • noce moscata
  • sale quanto basta
  • pepe nero quanto basta

Per la farcia:

  • 200 gr di prosciutto a fette spesse
  • 200 gr di provoletta

Preparazione di riso e condimento

Il riso

Preparare il riso:

  • In una pentola, mettere il brodo, il burro, lo zafferano e il sale
  • Quando il brodo è in ebollizione, aggiungere il riso e mischiare bene
  • Coprire e lasciar cuocere a fiamma bassa finché il riso non assorbe tutto il brodo e risulta cotto ma al dente
  • a cottura ultimata, mantecare con del formaggio (facoltativo), versare il riso su un piano freddo e stendere in maniera uniforme per permettere un rapido raffreddamento
  • Quando il riso si è intiepidito, è pronto per poter preparare gli arancini

E' importante far asciugare per bene il riso durante la cottura. Non deve essere nè troppo caldo nè troppo umido, o potrebbe incollarsi allo stampo. 

&

La besciamella

  • Preparare la besciamella come di seguito: far sciogliere 40 gr di burro in un pentolino
  • Quando il burro è fuso, togliere il pentolino dal fuoco
  • Aggiungere 40 gr di farina mischiando con una frusta ed unire 400 ml di latte versato a filo per evitare che si formino grumi
  • Rimettere sul fuoco e far cuocere a fiamma bassa finché la crema non si addensa, mischiando continuamente per assicurare una consistenza liscia ed omogenea
  • Regolare di sale e di pepe e completare con la noce moscata
  • Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire

Il condimento

  • Tagliare il prosciutto e la mozzarella a dadini e aggiungere alla besciamella intiepidita

Dare forma all'arancino

Frittura

La finitura

Passare gli arancini nella pastella e nel pangrattato come riportato in seguito:

  • In una ciotola, porre la farina
  • Aggiungere l’uovo e l’acqua e sbattere bene con delle fruste
  • Quando la pastella risulta liscia e densa, passarvici gli arancini
  • Subito dopo, passare gli arancini nel pangrattato

La frittura

Friggere in abbondante olio fino a doratura, per un’ottima frittura usare uno tra questi oli: olio di semi, olio di arachidi, olio di oliva, olio di palma.

  • Far raggiungere ai suddetti oli la temperatura ideale di 190°, sia in pentola che impostandola manualmente sulla vostra friggitrice.
  • Accettarsi del raggiungimento della temperatura immergendo una mollica di pane, la quale se sfrigola, indica che l’olio è pronto.
  • Immergere quindi delicatamente gli arancini, possibilmente pochi per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio.
  • Porre infine su carta assorbente e servire.

Buon appetito!

Variante

L’arancina al burro ha infinite possibilità di personalizzazione: al posto del prosciutto si possono infatti utilizzare altri salumi, del pesce affumicato o tante verdure per ricche versioni vegetariane.

L'idea in più

Con l’aggiunta di funghi champignon al prosciutto, il ripieno di queste arancine diventa ancora più succulento!

Cenno storico

In Sicilia, in epoca moderna, si è coltivato il riso in diverse aree del catanese, del palermitano, del messinese e nelle valli iblee. A seguito di alcune restrizioni igienico- sanitarie (1820) e alla concorrenza del riso settentrionale la coltivazione gradualmente è sparita, anche se ancora fino al 1870 erano attestate risaie nella Piana di Catania che fornivano un prodotto che “meritava di esser preferito agli altri perché conteneva più fecola”. Un riso colloso molto adatto alla produzione delle arancine.

 

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